cos'è casa mia?

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venerdì 21 dicembre 2012

My Gingerbread house - o casetta di pan di zenzero. E il 3° Art. della Costituzione Italiana.


E' con questo post che voglio augurarvi Sereno Natale!
Questa casetta di pan di zenzero è stata una bella sfida per me. 
Ho iniziato a pensarla a Novembre. 
Tra tutte quelle viste in giro per il web, questa era quella che mi aveva maggiormente colpita. 
Per essere la prima volta sono piuttosto soddisfatta! 
Anzi, comincio già a pensare alla prossima!:-)  


Così nei ritagli di tempo di tranquillità ho cominciato a disegnarla, ritagliarla, cominciato a preparare l'impasto e infornate le varie parti. Quindi preparato il rustico! 




Non è stato esattamente un periodo tranquillissimo e l'idea di mettermi a decorare la casetta mi aveva quasi abbandonata. Stava lì buona buona ad aspettare che qualcuno se la filasse. 
Ma nulla! Sono passate le settimane! 
Alla fine, complice qualche ora di libertà rubata qua e là ce l'ho fatta!
 Non potevo abbandonarla al suo destino, metà del lavoro era già stato fatto! 


Mentre il lavoro di base ha solo bisogno di un po' di tempo, 
la decorazione ha bisogno di ispirazione, serenità, tempo. 



Non è facile fare tutto questo mentre uno ti chiama per i compiti, l'altro ti vuole ripetere la poesia, suonano al citofono, ti chiamano per questo o per quest'altro, tra poco bisogna preparare la borsa per il calcio, bisogna preparare la cena, il pranzo... no, non si può!!! 


Alla fine il tempo l'ho voluto trovare, me lo sono presa! 
Me lo sono ritagliata. Ho fatto finta di non vedere le lavatrici da fare, tante cose pronte messe in freezer sono state utilizzate - anche perchè congelo le cose proprio per queste occasioni! Ho fatto finta di non vedere cose da rimettere a posto etc etc... insomma, qualsiasi donna - o uomo - che si occupi della propria casa e della propria famiglia mi può comprendere! 


E quando ho cominciato e la casetta cominciava a prendere forma,
 mi svegliavo la notte pensando a cosa avrei fatto il giorno dopo, 
non vedevo l'ora di rimetterci le mani!:-) 


E ho avuto anche degli incubi... 
più mi innamoravo di questa casetta, più mi sognavo che "collassava", che mi svegliavo la mattina e la trovavo smontata, con i biscotti rotti... bisognava rifare tutto! 
E nel sogno mi chiedevo dove avevo sbagliato, perchè non aveva retto!!! 
Ma la mattina mi svegliavo ed era intatta... meno male! 



Per le amiche, blogger e non, che si trovano da queste parti e avessero voglia di vederla da vicino, mi farà piacere ospitarvi per un caffè o un té. 
I biscotti sono pronti e la casa durerà anche dopo le feste. 


Alcune di voi li vedrò, altri li sentirò per telefono, altri che mi leggono non so' nemmeno che esistete... ma potete sempre lasciare un messaggio!:-) Ai blogger che seguo, passerò di certo a trovarvi per vedere i vostri ultimi post e farvi gli auguri!:-) 
 E siccome mi piace tanto scrivere sul mio amato blog, penso proprio di non lasciarvi neanche durante le feste... a parte qualche giorno....  


Chi volesse provare a fare una casetta, anche più piccola, anche monolocale, utilizzate la ricetta che trovate qui
Altri biscotti decorati li trovate qui.


Mi auguro di avervi passato un po' di serenità con le foto di questa casetta... a me fa questo effetto a vederla!:-) Così come la neve che sembra scenda sempre per placare le nostre anime in tumulto!:-) 


E come già fatto negli ultimi due post, continuo con la pubblicazione dei primi 12 Art. della Costituzione Italiana. 


Art. 3 
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. 

E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 

Questo è per me tra gli articoli più importanti, e tra quelli che più di tutti nel nostro paese viene violato. E ognuno di noi sa che è cosi, da qualsiasi parte del fiume della vita si trovi. E ognuno di noi può fare qualcosa ricordandosene sempre al momento opportuno. 

Con questo post partecipo al contest "Dolci sotto il vischio" ideato da Imma di "Dolci a go go" in collaborazione con Wald. 



Alla prossima!
Maria Luisa:-) 



giovedì 20 dicembre 2012

Polpette di palamita e il 2° Art. della Costituzione Italiana


Eccomi qui anche oggi a lasciarvi una nuova idea da preparare per le prossime festività. 
Ma anche un giorno qualsiasi. Queste polpette sono facili, veloci, economiche e, soprattutto, buonissime!:-) 

Non mi dilungherò molto in questo post. Sotto Natale si accavallano talmente tante cose da fare - non so' perchè! Recite, impegni prima delle feste, consegne regali rincorrendo chi ha altrettante cose da fare, prima che parta, prima che arrivino i parenti a casa.... basta! 
Il Natale deve essere un giorno di serenità, un giorno per fare un dono, un oggetto, qualsiasi cosa che ci ha fatto pensare a quell'amica, al nipote... sarebbe meglio evitare di farsi condizionare dalle pubblicità! Ma tant'è... 


Vorrei invece per questo Natale consigliarvi di utilizzare per lo più prodotti artigianali da portare in tavola: formaggi, farine, prodotti finiti. Magari con lo stesso budget acquisterete meno in quantità, ma tanto in gusto! Ci sarà pure un motivo se hanno una differenza di costo... !:-) E mangiando meno avremo anche meno kg da smaltire dopo le feste!:-) 

Scegliete di comprare solo verdure di stagione, preferibilmente da produttori locali; e di acquistare carne e pesce in maniera consapevole; scegliete soprattutto solo pesce azzurro e di stagione - si anche il pesce ha le sue stagioni, perchè anche i pesci hanno bisogno di tempo per riprodursi e crescere. 
Della palamita vi avevo già parlato qui e qui.



E come promesso qui, copio il 
2° Art. della Costituzione Italiana

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. 


E ora gli ingredienti per queste polpette favolose:

per 12-14 polpette

400 gr di palamita a fette
60 gr di pane raffermo
100 gr di latte tiepido
30 gr di parmigiano
30 gr di pecorino stagionato (io Maiorchino)
una manciata di capperi (io quelli di Filicudi)
un ciuffo di prezzemolo
sale
pepe

per il condimento: 
una decina di pomodori piccoli, 
olio evo (io Nocellara Etnea)
sale qb

Tagliare il pane a tocchetti e lasciarlo ammorbidire nel latte tiepido. Nel frattempo pulite il pesce dalla lische - poche per la verità - e tenete da parte. Nel boccale del Bimby tritate il formaggio: 10'' vel.8-9. Tenete da parte. Mettete il pane ammorbidito e tritate leggermente: 10'' vel. 5-6. Aggiungete la palamita, il formaggio, il prezzemolo e i capperi lavati dal sale.sale e pepe: 10'' vel. 5-6 antiorario. 




Formate delle polpettine e tenete da parte. In una padella mettete dell'olio insieme ad uno spicchio d'aglio, aggiungete i pomodorini tagliati grossolanamente, fate appassire per qualche minuto e disponete le polpette. Cuocete 20' avendo cura di girarli dall'altra parte a metà cottura. 


Servite caldi, accompagnati da insalatina di stagione e qualche goccia di buon aceto balsamico. 

Il calendario dell'avvento è quasi alla fine.... 

Alla prossima! 
Maria luisa:-) 









  


mercoledì 19 dicembre 2012

Purè tricolore e il 1° Art. della Costituzione Italiana


Come già accennato qui, non guardo molto la TV. Tra i pochi programmi che seguiamo c'è quello di Fabio Fazio. Seguo la TV talmente distrattamente che domenica sera avevo capito che Benigni sarebbe stato suo ospite lunedì per presentare il suo ultimo film! Nada, non avevo capito nulla! Infatti lunedì sera mi ritrovo seduta sul divano a guardare Benigni su Rai1. A fine spettacolo e anche ieri, ho letto molti commenti. A favore, contro questo tipo di interventi in TV. 
Il mio pensiero è: non importa molto chi, come. Quello che mi è capitato lunedì sera è di emozionarmi nel sentire i primi 12 Art. della nostra Costituzione, e a tratti a commuovermi, nel pensare a quali fossero i progetti di quegli uomini e quelle donne nel dopoguerra.  Come sognavano l'Italia. E come ci siamo ridotti!:-( 
Ho pensato che è stato come se, genitori con tanti buoni propositi, con buoni principi e culturalmente preparati, che avevano subito le atrocità della Seconda Guerra Mondiale, avessero voluto preparare il meglio per i loro figli e avessero anche pensato ai loro nipoti. E mi sono vista genitore, e mi sono vista figlia di un sistema che dovrebbe essere regolato da una Costituzione che ignoriamo. E' come se giocassimo senza sapere le regole del gioco, perchè chi fa il gioco ha nascosto le regole, le ha reinventate a proprio piacimento,  barando, ma facendoci credere che quelle sono!  
Avrei voluto che quella lezione mi fosse stata fatta alle scuole medie, al più tardi al 1° anno delle scuole superiori. Avrei voluto quei 12 Art. a mio sostegno ogni qualvolta mi sono battuta per un diritto o per quell'altro. E mi viene in mente che proprio la Costituzione difendeva quei diritti. Calpestati da molti, ignorati da molti, dai più. 
E mi piacerebbe che gli insegnanti, anche se non previsto dai programmi, spontaneamente dedicassero una lezione alla Costituzione, e che i primi 12 art. fossero affissi in classe insieme alla foto del Presidente della Repubblica, che dovrebbe esserne garante. Nel mio piccolo, ho deciso che dedicherò una parte dei prossimi post - poche righe per la verità, ma perle di saggezza - a questi articoli. Per chiudere bene l'anno e condividere con tutti voi che state leggendo la speranza per far ripartire questo paese. Le regole ci sono. La "sovranità è del popolo". Possiamo fare molto, tutto è nelle nostre mani. Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri figli, alle generazioni che verranno. 

Art. 1 
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. 

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. 

Questo contorno è semplicissimo da preparare. 

per 8-10 torrette vi occorrono

1kg di patate già pelate
300 di latte
100 gr di spinaci
100 gr di carote
60 gr di parmigiano
1 uovo
burro
noce moscata
sale q.b

Cuocete a vapore carote e spinaci. 
Se li preparate nel vassoio del Bimby, cuocete 10', temperatura varoma, vel.1. Tenete da parte. 
Preparate il purè. Per chi ha il Bimby, inserire la farfalla sulle lame, mettere le patate tagliate a tocchetti nel boccale, aggiungere il latte e il sale, cuocere: 20', 100°, vel. 1. 
I tempi di cottura possono dipendere dal tipo di patate. 
E anche la quantità necessaria di latte, quindi verificate a fine cottura e nel caso aggiugente il latte necessario per ottenere un purè morbido.
A fine cottura, aggiungete il parmigiano, l'uovo, la noce moscata e montate il purè a vel. 3. 
Dividete il purè in tre parti, mettendo due parti in ciotoline separate e lasciate 1 parte nel boccale. Aggiungete alla parte rimasta nel boccale le carote e amalgamate: 20'' vel. 3-4. 
Mettete da parte, avendo cura di pulire al meglio il boccale con un leccapiatti.
Mettere quindi nel boccale un'altra parte da parte e aggiungere gli spinaci: 20" vel. 3-4.

Prendete quindi dei coppa pasta e inserite a cucchiaiate il purè alternando i colori. Disponete su una teglia da forno e infornate per 10' a 200°. Sformate e decorate con chicchi di melograno. 
Servite con cornetti di pan brioche - la ricetta e altre idee per Natale la trovate qui.  
Altre idee con il purè qui e qui.


Alla prossima! 
Maria luisa:-) 

lunedì 17 dicembre 2012

Torta di compleanno per Daniele "La mia Africa"


Come tanti bambini, Daniele ama gli animali!:-) 
E come tanti bambini rimane affascinato dagli animali grandi. 
Ho già preparato una torta per lui, sempre con gli animali, ma lo scorso anno si era fatto prendere dal fascino dei dinosauri - la torta è qui.


Quest'anno siamo passati agli animali che popolano ancora il nostro mondo, 
così la mamma ha chiesto una torta a tema. 







Per la merenda salata, anche l'impasto del pan brioche si è trasformato in animali africani - il rinoceronte, le tartarughe, il coccodrillo.  




La base della torta era identica a quella dello scorso anno, che era piaciuta molto: pan di spagna al cioccolato farcita con panna montata. 



Ignorando la confusione - tra la musica e le voci di bambini- al cospetto della torta Daniele si è fatto prendere da ciò che vedevano i suoi occhi!:-) Tutti i bambini intorno si prenotavano gli animaletti di pasta di zucchero da mangiare. Va bene tutto, ma il rinoceronte l'aveva prenotato il festeggiato. Spariti in un baleno!:-) 

Daniele mi da sempre grandi soddisfazioni!:-))) 

Con questa torta partecipo al contest "Sweet Birthday" ideato da Chiara Di "Kucina di Chiara", in collaborazione con Trabo: 


Alla prossima! 
Maria Luisa:-) 

domenica 16 dicembre 2012

Rinoceronte, coccodrillo e tartaruga di pan brioche!


Che importa se l'input arriva dalla mamma, dal papà? Se i bambini hanno un amore sfrenato per gli animali questo non può che essere una nota positiva, una ventata di aria fresca. E se i genitori rispettano i gusti dei loro bambini e li fanno diventare il tema della loro festa di compleanno, io sono più che felice di assecondarli! Questi i pan brioche che hanno preso forma "animalesca" in occasione del compleanno di Daniele. 







La ricetta è già stata pubblicata qui. Altre idee per il pan brioche qui e qui.

A domani, con la torta!:-) 

Maria Luisa




martedì 11 dicembre 2012

Plum cake o muffins? A voi la scelta!


"Io avere trovato ricetta buonissima, io non mollare più ricetta!" 

Bisogna che vi dica una cosa. Nel 1993 sono andata qualche mese a Dublino e vivevo in una famiglia. Mangiavamo più o meno sempre le stesse cose: patate tante e in tutti i modi, e il venerdì spaghetti al ragù bolognese - che non era neanche tanto male. Ciò che ho sempre adorato dei paesi anglosassoni sono i loro dolci burrosi, ma il loro burro è un'altra cosa! 
A Dublino frequentavo una scuola al centro della città, dove sotto c'era una grande locale di Bewleys. Ci andavamo nella pausa pranzo e quando avevamo finito. Lì ho incontrato Sinéad O'Connor (ve la ricordate?), ma soprattutto ho fatto man bassa di muffins tutti i giorni e té. Ma i più buoni, più buoni più buoni.... li ho mangiati a casa da questa famiglia. La signora li preparò in occasione del compleanno del figlio..... i muffins più buoni in assoluto! Spero ancora ogni tanto, mentre rimetto a posto vecchie carte di ritrovare quel foglio su cui mi ero appuntato la ricetta, ma fino a questo momento nulla di fatto!  


Questa però, tra tutte quelle provate fin qui, è quella che mi piace di più in assoluto, quella che si avvicina di più a quello mangiati a casa della signora! Facile, soffice e delizioso. Utilizzo la medesima ricetta per preparare i muffins.  


Le foto dei muffins sopra sono relative alle feste dei miei bimbi. Il primo vassoio per la festa di 3 anni di Alessandro (2010), il secondo vassoio sono della festa di Riccardo. Li avete già visti qui.

Adesso è il momento di condividere la ricetta!:-) 

Ingredienti per circa 15 muffins

1 vasetto di yogurt vaniglia (io Muller) (125 gr)
2 uova
1 vasetto non pieno di olio di semi (io Bio Coop)
1 vasetto di fecola (100 gr)
2 vasetti di farina 00 (180 gr)
1 vasetto colmo di zucchero (150 gr) 
1/2 bustina di lievito

Al posto dello yogurt alla vaniglia potete utilizzare yogurt bianco e aggiungere qualche goccia di essenza di vaniglia. 
Io procedo col Bimby. Mettere nel boccale lo yogurt, le uova e l'olio: 2' vel. 3. Pesare prima la farina e lo zucchero e versarli a cucchiaiate con le lame in movimento a vel. 2. Per ultimo aggiungere il lievito setacciato. Continuate finché non otterrete un composto omogeneo. Versare quindi in uno stampo da plum cake o in singoli stampi da muffins. 

Cuocere i muffins a 180° per 20-25 minuti, mentre per il plum cake vi servirà qualche minuto in più. In ogni caso fate la prova stecchino. Fate intiepidire prima di togliere dalla stampo e decorate a piacere con glassa o cioccolata fusa e caramelline, o semplicemente spolverate con zucchero a velo. 

Dedico questo post a Vaty di "A thai Pianist" per il suo Giveaway per il 1° compleanno del suo blog. Mi ha fatto piacere incontrarla virtualmente e apprezzo molto la sua delicatezza nel descrivere le sue ricette e la sua vita!:-) 


Ceramiche "Terre Solari"

Alla prossima!
Maria luisa:-) 









lunedì 10 dicembre 2012

Bastoncini di pesce e i diritti dei bambini



Gli ormai famosi bastoncini di pesce - che anch'io al tempo "dell'innovazione" mangiai (anni '80) - non stanno più nella lista della mia spesa da almeno due decenni. E non finiscono dentro al carrello neanche per caso. 
I miei figli li hanno mangiati per la prima volta alla mensa scolastica! Prima di allora ne ignoravano l'esistenza. 
E, per quanto comprare bastoncini di pesce sia molto più semplice che prepararli, accadono poi delle cose che ti ripagano. 
Come quella volta che andai a riprendere Riccardo al nido - aveva 22 mesi e al nido per una cosa o per l'altra era andato pochissimo - e la maestra, che si preoccupava di dirmi sempre se e cosa aveva mangiato, mi disse: "La pasta l'ha mangiata, per secondo c'erano i bastoncini, li ha assaggiati e li ha lasciati lì! Strano perchè mangia tutto e i bastoncini ai bambini piacciono!" "Ehmmmm, veramente Riccardo ha sempre mangiato solo pesce fresco, i bastoncini non sa cosa siano!" Mi ha guardata un po' meravigliata! 



Mi sono sempre chiesta quanto la pubblicità ci condiziona? E la risposta è: troppo! Ci annienta il cervello! 
Certo che vedere gente che fa colazione dentro al mulino bianco o tutti 'sti ragazzini col capitano su una bella barca... ma dico, se stai al mulino e mangi 'sti biscotti stai messo male!!! 
E anche se sei in mezzo al mare e ti rifilano i bastoncini (scarti di pesce assemblati per fare rettangoli precisi, panati....che delizia!). Se state sulla barca col capitano, potreste anche imparare a pescare e mangiare il pesce fresco. 
Tra i diritti dei bambini - argomento già trattato qui - ci metterei anche il "diritto ad avere pasti dignitosi" e non surrogati di alimenti in genere.  

Sarà che sono cresciuta a 100 mt dal mare; sarà che mio nonno faceva il pescatore, ma considero i bastoncini non solo uno spreco di denaro, ma anche un "imbroglio" gratuito perpetrato ai danni dei nostri bambini... Tant'è che, sempre Riccardo, quando aveva 5 anni, un giorno torna a casa e mi dice: "Mamma ho detto ad un compagnetto che a me del pesce mi piace mangiare anche la testa e lui dice che i pesci la testa non ce l'hanno, che il pesce è a forma di bastoncino! Ma se zio Peppe i bastoncini in pescheria non li vende, vuol dire che quello non è pesce!" Appunto, basta farli vivere nel mondo e capiscono da soli gli imbrogli. Lui ci è arrivato da solo! 

Novembre 2010, Alessandro 3 anni e mezzo - Riccardo 5 anni
Ci piace molto il pesce con le spine e loro hanno imparato a verificare, quando mettono il boccone in bocca, se è sfuggita qualche spina all'occhio. 
Tuttavia i bastoncini sono sfiziosi, e quindi perchè non rifarli a casa? Sono irregolari perchè seguono la forma del filetto, ma sono di certo più buoni e soprattutto sanno di pesce! E siccome non si butta via niente, con tutto il resto preparate un bel brodo di pesce da usare per es. quando preparate il risotto al pesce. 

Ingredienti:
pesce a carne soda (sgombro, suri)
uovo
pangrattato aromatizzato (circa 60 gr. di pane vecchio, 1 pezzetto di scorza di limone, un ciuffo di prezzemolo, 20 gr di pecorino (io Maiorchino dell'Az. Agr. Isgrò) o parmigiano.
olio per friggere (io Olio Bio di semi di girasole Coop)
olio evo per condire l'insalata (io 1315 della Soc. Agr. Doria)
sale q.b. 


Gli sgombri e i suri (in Sicilia Sauri, nel Lazio Sugheri) sono pesce azzurro. Sono ottimi alla griglia, cotti al vapore o al cartoccio, se piccoli sono ottimi anche fritti.

Questa volta ho deciso di farli a bastoncini visto che dopo averli mangiati a scuola Alessandro me li chiedeva anche a casa. 
Sfilettate i pesci e nel caso togliete delicatemente le lische. Non ne hanno tante e sono anche piuttosto grandi, quindi facilmente identificabili.  
Preparate il pane aromatizzato. Il lo faccio nel Bimby mettendo tutti gli ingredienti insieme: pochi secondi a velocità da 6 a 9. 
Sbattete l'uovo con un pizzico di sale, quindi passate i filetti nell'uovo e poi nel pangrattato. 
Dopo averli preparati tutti, procedete alla cottura. 
Utilizzate una padella che tenga bene la temperatura e mettete olio, ma non tantissimo. Friggete quindi a fiamma media, fino a doratura della panatura. 

Volendo potete cuocerli in forno, adagiandoli su carta forno, e irrorando con poco olio di semi. 

Le foto di questo piatto sono state fatte a Settembre. E' stato un pranzetto dei primi giorni di scuola dei miei bimbi. Potete naturalmente sostituire i pomodori con verdura di stagione - finocchi, carote o insalata.  

Con questo piatto partecipo al contest "a tasche vuote e pancia piena" ideato da Alessandra di "La ginestra e il mare"



Alla prossima!
Maria Luisa:-) 





  

domenica 9 dicembre 2012

Polenta vegetariana buonissima!


Sarà che bisogna nutrirsi per vivere! 
Sarà che a mangiare male si vive peggio! 
Sarà che la miopia mi ha accompagnata fin da ragazzina - problema risolto 8 anni fa! - 
e avrò sviluppato meglio il senso dell'olfatto per compensare. 
Sarà che qualsiasi posto io abbia visitato 
mi rimane dentro la sensazione associata alla temperatura e ai piatti consumati.
Sarà....
ma quando arriva il freddo sento i profumi che arrivano dal nord,
 così come mi piace portare a tavola i sapori del sud quando arriva l'estate.


L'aria gelida di questi giorni mi rigenera, anche se starei tutto il tempo sotto le coperte!!! 
Ma mi fa anche venire voglia di "vivere" in cucina, forno acceso, ad aspettare che siano pronti i biscotti, smanettare per la cena, sfogliare libri e riviste per "rubare" qualche idea. 
L'aria gelida preannuncia anche il Natale. Ieri per un attimo ha fioccato. Ci siamo guardati con i bambini entusiasti... ma è svanito subito tutto! Noi speriamo ancora che a Natale sia tutto bianco. Perchè il bianco della neve fa diventare tutto più bello, tutto candido: la neve è semplicemente meravigliosa. 

Così, con una temperatura che va su e giù, facendo il balletto intorno ai 0°, cosa c'è di meglio che preparare una bella polenta? Volevo prepararla per tempo, ma come farla esattamente?
Apro il frigo e trovo una bella verza acquistata qualche giorno prima. Nella dispensa funghi secchi. 


Giusto, lasagne di polenta! Rigorosamente vegetariane...
Penso, ripenso, comincio già a pregustarne il sapore che vorrei avessero e mi metto all'opera per ottenere quello che ho in mente. 

Ingredienti:

150 gr di polenta (io Farina di Mais Nostrano della Valle di Giovenzano dell'Az. Agr. Poggi
750 di acqua
700-800 gr di foglie di verza
una bella manciata di funghi secchi
100 gr di taleggio
3-4 olive greche
2 carote
1 scalogno
1 spicchio d'aglio
olio evo (io Nocellara Etnea della Soc. Agr. Doria
sale q.b
dado vegetale

chicchi di melograno e kiwi per decorare (facoltativi) 

Metto a cuocere la polenta nel Bimby. Portare ad ebollizione l'acqua, insieme ad 1 cucchiaio di olio evo e il sale. Saranno necessari circa 7', 100°, vel. soft. Se non fossero sufficienti proseguite finchè non raggiunge la temperatura. Con lame in movimento a 2-3 di velocità, versare la polenta dal foro del coperchio fino a vedere che la polenta non prende una consistenza morbida, ma non troppo "lenta". La consistenza sarà uguale a quella che avrete alla fine. La quantità della polenta necessaria può dipendere dal tipo di polenta che utilizzate.
Cuocere 45', con la spatola inserita dal foro che aiuterà a girare la polenta. 

Nel frattempo ho messo a scaldare a fuoco dolce il mio wok in ghisa, aggiunto olio e lo scalogno tritato. Lavate e affettate finemente la verza e quando la scalogno si sarà un po' appassito aggiungete la verza e lasciate stufare a fuoco medio per una decina di minuti. Fate evaporare 50gr di vino bianco. Aggiungete 1 cucchiaino di dado vegetale e continuate a cuocere per circa 10' con il coperchio. Tenete da parte. 

Nel frattempo mettete a bagno in acqua calda i funghi e sbucciate le carote. Quando la verza sarà pronta e l'avete messa via, senza lavare il wok, rimettete l'olio con l'aglio ancora vestito. 
Aggiungete anche le carote tagliate finemente a listarelle.
Sgocciolate i funghi senza buttare la loro acqua e tagliateli a listarelle. Aggiungete alle carote e cuocete aggiungendo un cucchiaino di dado vegetale e se necessaria l'acqua dei funghi man mano che serve.  
Fate cuocere circa 10' e tenete da parte. 

Quando la polenta sarà pronta, versatela in una teglia dai bordi bassi, tipo quella da pizza, cercando di non darle uno spessore superiore 1-1,5 cm. 




Una volta fredda tagliatela a strisce tipo lasagne e cominciate a fare uno strato su una teglia unta e spolverata di pan grattato. 
Quindi coprite il primo strato con i funghi, fate un secondo strato di polenta e finite con uno strato di verza e tocchetti, olive denocciolate e taleggio. 
Infornate a 200 gr per circa 20', finché non vedete che il taleggio è fuso e la polenta comincia a fare la crosticina. 




Oltre alla versione "lasagne" ho preparato anche la versione monoporzione, tagliando la polenta con un coppa pasta e alternando in maniera diversa i due condimenti. Anche questi infornati come le "lasagne".  



E i ritagli? Ottima soluzione per preparare straccetti di polenta con la verza e il taleggio visto che i bambini non apprezzano ancora i funghi. A casa nostra non si butta via niente!:-) 


Con questo post partecipo al contest di "In cucina con gli chef" ideato da Lucy di ".... ti cucino così...": 



Piatto Terre Solari

Alla prossima! 
Maria Luisa!:-) 

venerdì 7 dicembre 2012

Torrone morbido al cioccolato e nocciole al profumo di arancia di Sicilia



C'è una pubblicità che dice "il Natale quando arriva arriva"! 
Non solo il Natale: tutto quando arriva arriva. 
Tutto quello che esula dal nostro controllo, dalla nostra volontà! 
E per fortuna che ci sono cose che non controlliamo altrimenti la vita sarebbe noiosa, sapremmo esattamente quando succede qualcosa di bello o qualcosa di brutto! Niente sorprese, niente gioia nè dolore, niente emozioni... tutto così, già programmato! 

Però ci sono appuntamenti a cui non si può mancare anche passando per le nostre cucine. 
Ci sono periodi dell'anno cadenzati da feste legate alle religioni che diventavano occasioni per le generazioni passate di far festa veramente. Una società contadina che con tanta fantasia, pazienza, dedizione e amore riusciva anche nella povertà a preparare piatti che i mezzi e gli ingredienti a disposizione in base al periodo dell'anno gli permettevano di fare, che oggi tornano ad essere "il meglio" della nostra tavola. 
E se vogliamo vedere tutto ciò da un punto di vista storico e sociale, in una società consumistica come la nostra, dell'usa e getta, più elegantemente chiamato "monouso", è il filo che ci lega al passato, è quello che ci hanno lasciato, è un affetto indissolubile con chi ha creato dal nulla qualcosa di buono che è diventato tradizione di famiglia, di un paese, di una regione. 
Niente monouso, ma tutto riusato all'infinito! Anche le ricette!:-) 


E non c'è regione che non abbia il suo dolcetto con la frutta secca per Natale e quasi tutti si sono inventati il proprio torrone. Da un po' di anni preparo questo torrone, che ho personalizzato. 
I miei figli ne mangerebbero a non finire, piace a tutti, è facile da preparare e sai cosa c'è dentro! Si può preparare per tempo - anzi meglio, è più buono - per mangiarlo durante le feste o da regalare! 

Ingredienti:

250 gr di nocciole tostate (o mandorle se preferite)
120 gr di cioccolato fondente
100 gr di miele (io acacia, millefiori o eucalipto)
90 gr di zucchero (di canna se preferite)
1 cucchiaio di acqua
la scorza grattugiata di mezza arancia non trattata (io quelle di Contadini per passione)
1 foglio di ostia

Preparazione (col Bimby):
mettere le nocciole nel boccale e tritare leggermente: qualche secondo a vel. 3, ripetendo magari 2-3 volte. Dovete solo ottenere di smussare un po' le "rotondità" delle nocciole in modo da riuscire poi a livellare meglio il torrone. Quindi per chi non ha il Bimby o altro robot, può provare a metterle in uno strofinaccio e schiacchiarle leggermente con un batticarne o - come mi capita di fare - con un barattolo o una bottiglia di vetro (i metodi delle nonne!). 
Tenere da parte. 
Mettere nel boccale la scorza d'arancia e lo zucchero: polverizzare, 20'' vel.9-10. Unire la cioccolata a pezzi e tritare 10'' vel. turbo. Aggiungere quindi il miele e l'acqua e cuocere: 7', 70°, vel. 4. Versare il composto sopra le nocciole e amalgamare bene. Dovete ottenere un'impasto piuttosto duro da lavorare. Potete anche lavorarlo con le mani, ma inumiditele prima. 
Dividete a metà il foglio d'ostia e disponete su una parte il composto. Coprite con l'altra metà e livellate aiutandovi prima con le mani - asciutte e pulite - poi con un mattarello. Rifinite il bordo, togliendo dove strasborda e aggiungendo dove manca e riponete in frigo per almeno 1 ora. 
Quindi fate i vostri torroni in base alla grandezza che preferite. 



Con questo post partecipo al contest "Dolci sotto il vischio" ideato da Imma di "Dolci a go go" in collaborazione con Wald. 



Nonché al contest ideato da Morena in cucina, Un dolce al mese, che per il mese di Dicembre è dedicato agli "Agrumi": 


Colgo inoltre l'occasione per ringraziare Una Luna per... cucinare che mi ha donato questo graditissimo premio. 



Le regole per questo premio sono semplici:

- accettare il premio - certo, grazie ancora!:-) 
- dedicargli un post
- premiare 5 blog con meno di 200 iscritti che pensate meritino di essere visitati. 

Giro quindi con piacere il premio a: 

http://letortedifede.blogspot.it/
http://themisstools.blogspot.it/
http://letortedigessica.blogspot.it/
http://senticheprofumino.blogspot.it/
http://sweetcorner-doris.blogspot.it/

Grazie ancora e alla prossima! 

Maria Luisa:-) 


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