cos'è casa mia?

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giovedì 28 febbraio 2013

Pizza di polenta con ragù di stoccafisso


Chi l'avrebbe mai detto che sarei diventata un'amante della polenta? Eppure è così:-) Io sicula, terrona, adoro la polenta... vabbé forse non faccio testo, io amo il cibo, il cibo buono! Non i surrogati per intenderci! Quindi qualsiasi cosa di buono mi si piazza davanti io lo mangio! E come rinunciare alla pizza di polenta con il ragù? 
La polenta cominciavamo a mangiarla anche in Sicilia una ventina d'anni fa, complice la pubblicità della Valsugana che si cuoceva in 5'. Scusate, come dire, ve la faccio avere precotta così la mangiate pure voi al sud.... Insomma solite cose che ti fanno perdere la rotta, che ti fanno pensare che la polenta sia quella... e noi la mangiavamo, una volta l'anno, per sfizio. 
Poi incontrai il mio attuale marito, marchigiano. E quando un volta  andammo da lui per la festa di San Martino, che si festeggiava con tutte le persone del paese che aprivano a tutti le loro cantine, attrezzandole con tavoli e sedie, tutti a preparare polenta, fagioli, tagliatelle... e bere vino... tutto in grande allegria, scroprii questa polenta. Potevi averla con tre tipi di condimenti: con ragù di papera (un classico); salsiccia e funghi; con ragù di baccalà. Il ragù di papera, potete immaginare, manco a parlarne: si fa da loro perchè molti oltre all'orto tengono ancora qualche animale da cortile.... Salsiccia e funghi, si, ma io amo il giusto il sapore dei funghi. Con il baccalà invece trovo sia la trovata più geniale. Ed è quella che preparo più spesso. Ma più che il baccalà, preferisco lo stoccafisso. 
La farina deve essere quella fina, del mulino. Ma ci sono ottime qualità sul mercato, basta cercarle e non accontentarsi:-) 


Vi racconto come la preparo.

Ingredienti per 2 persone:

per il ragù 1/4 di filetto di stoccafisso di buona qualità 
100 gr di polpa di pomodoro (io fatta in casa) 
una manciata di capperi sotto sale(io quelli di Filicudi)
una manciata di olive in salamoia (io sempre fatte in casa) 
1/2 bicchiere di vino bianco
prezzemolo
1 cipolla grande 
olio evo (io Grossa di Cassano dell'Soc. Agr. Doria)
sale q.b.

per la polenta 750 gr di acqua
150 gr di farina di mais (io Farina di mais nostrano dell'Az. Agr. Poggi
1 cucchiaio di olio evo
sale q.b. 


Preparate il ragù. Considerate che se non trovate lo stoccafisso già ammollato, bisognerà tenerlo a bagno per almeno due giorni, cambiando l'acqua almeno 2 volte al giorno. Naturalmente potete utilizzare anche il baccalà in sostituzione. 

Affettare la cipolla non troppo sottile e mettere ad appassire nell'olio a fuoco medio. Il suggerimento di mia nonna era di essere generosi in questa preparazione sia con l'olio che con le cipolle. Ma lascio a voi il grado di generosità. Diciamo: non esagerate, ma non tenetevi nemmeno stretti, come foste a dieta ferrea..... 
Quando la cipolla sarà un po' appassita, aggiungete lo stoccafisso tagliato a tocchetti non molto piccoli, fate insaporire qualche minuto da entrambi i lati, quindi sfumate col vino. 
Aggiungete a questo punto la polpa di pomodoro, i capperi, aggiustate di sale e lasciate cuocere per circa 1h, coperto, avendo cura di aggiungere qualche mestolo d'acqua di tanto in tanto, se necessario. Il sugo alla fine non deve essere asciutto. 
A questo punto preparate la polenta. Fino a 4 piatti di questo tipo la preparo nel Bimby, oltre non è possibile, quindi dovrete organizzarvi manualmente. Vi avevo già dato indicazioni in questa versione vegetariana di polenta, ma per comodità la riporto anche qui. 
Per due persone: mettere 750 gr di acqua e portare ad ebollizione: 5-6', 100°, vel. 1. 
Aggiungere il cucchiaio d'olio extra vergine. Pesate la farina in un contenitore, quindi con le lame in movimento vel. 2, versate lentamente la farina e fatela assorbire completamente. Può dipendere dal tipo di farina che usate, ma la consistenza deve essere morbida e tale rimarrà fino alla fine. Quindi, per intenderci, deve essere quella che desiderate praticamente da subito. Aggiustate di sale e fate cuocere per 45', vel. 2, 100°, con la spatola inserita nel foro del coperchio, avendo cura a metà cottura di verificare che non si attacchi sul fondo. Se la proporzione acqua e farina è giusta, non si attacca. Quindi nel caso aggiungete qualche cucchiaio d'acqua. 
Nel frattempo finite di preparare il ragù. Una volta cotto, togliete le spine dai tocchi di pesce e sbriciolatelo. Lasciatelo cuocere ancora qualche minuto, se necessario aggiungete ancora qualche mestolo d'acqua e/o a piacimento, qualche cucchiaio in più di polpa di pomodoro. Aggiungete le olive e il prezzemolo. 
A fine cottura della polenta versate in piatti grandi piani, formando una base tipo pizza, e condite con il ragù di stoccafisso. 
Un piatto ricco che vi riempirà la pancia, accompagnato da un buon bicchier di vino. Ottimo anche se avete amici intolleranti al glutine a cena con voi. In ogni caso, non ve ne dimenticherete............:-))))  




Alla prossima!
Maria Luisa:-)

mercoledì 27 febbraio 2013

Torta sbrisulona


Sarà il freddo, sarà l'influenza che non ci ha completamente abbandonati, saranno queste giornate uggiose... ma che voglia di preparare dolcetti e poi ancora dolcetti... mi sembra di stare in una pasticceria in questi giorni.

Era da un po' che volevo preparare la sbrisulona, ma tutte le volte mi mancava qualcosa. E finalmente è arrivata la volta buona. 
Qualche giorno fa ho cominciato a scartabellare in una vecchia scatola dove conservo ricette trovate qua e là, appunti e via dicendo e alla fine ho deciso per questa perchè cercavo un dolce in cui utilizzare solo i tuorli... eh si, il motivo ve lo dirò spero presto e spero perchè l'esperimento è riuscito!  
Ma torniamo alla sbrisulona... 
E' una torta veloce da preparare e delicata al sapore. Si conserva a lungo ed è piacevole a colazione quanto con il té del pomeriggio. 
E proprio perchè dura a lungo si può preparare per tempo e regalarla, in una qualsiasi occasione, compreso Natale o Pasqua. 

Questa la ricetta, che confesso, è stata presa da libricini che diversi anni fa regalavano alla Coop, le ricette della tradizione di ogni regione fornite da persone comuni. E devo dirvi che tutte quelle che ho provato sono sempre riuscite, quindi le provo sempre volentieri. Questa è una ricetta del nord Italia, e per avere gli ingredienti dipendo sempre da qualche ricettario:-) Per intenderci, non può essere la ricetta della mia nonna. Le mie nonne erano sicule quanto me!:-) 



Ingredienti:

160 gr di mandorle pelate, io mandorle siciliane bio
200 gr di farina 00 
130 gr di farina di mais fine (io Farina di Mais Nostrano di Az. Agr. Poggi
130 gr di zucchero
160 gr di burro (nella ricetta originale 90 di burro e 70 di strutto)
2 tuorli
vaniglia
scorza di 1 limone
zucchero a velo

Ho proceduto col Bimby. Tritare la mandorle e mettere da parte. 
Mettere nel boccale la scorza di limone, 60 gr di farina di mais e lo zucchero: polverizzare 20'' vel. 9. 
Aggiungere il resto delle farine, le mandorle e i tuorli 1 per volta. 
Aggiungere la vaniglia e quindi il burro un po' per volta, con le lame in movimento a vel. 3-4. 
Vi consiglio a questo punto di togliere questo impasto dal Bimby e rimetterlo dentro un po' per volta facendo andare a vel. 3 in modo che si formi una frolla a palline. Distribuirla in una teglia imburrata, delicatamente, senza ammassarla, senza schiacchiarla, tipo crumble, e continuare con il resto della frolla. 
Infornare a 180° per 30'. Lasciate raffreddare e spolverate con zucchero a velo. 




PS: un mio contatto FB, che vive in Lombardia, mi ha fatto notare che la sbrisulona deve essere un po' più bassa perchè non andrebbe tagliata col coltello, ma spezzata ed essendo più bassa in effetti è più facile. Ho fatto in tempo a fotografare l'ultima fetta e la condivido con voi. In effetti ha ragione, ma era un particolare che mi era sfuggito, era da tantissimo che non la facevo. 
La teglia in cui l'ho preparata ha un diametro di 24cm. Quindi serve una teglia più grande o distribuire l'impasto in teglie più piccole. 
Sempre lo stesso contatto mi ha però fatto anche i complimenti perchè secondo lei è una bella ricetta!:-) Grazie ancora!:-) 


Alla prossima! 
Maria Luisa:-) 












lunedì 25 febbraio 2013

Red Velvet mignon


Vi avevo lasciato con un incognita nel post precedente: che fine aveva fatto una parte dell'impasto che avevo cotto separatamente? 
Ed eccolo qui! 

La ricetta è sempre quella di Stefania, ma ho cotto meno della metà dell'impasto in una teglia - la mia era 24x32 - coperta con carta forno, a 180° per 15'. Quindi mettete questa base su uno strofinaccio coperto di zucchero, togliete la carta da forno, e arrotolate. Lasciate raffreddare. 

Preparare nel frattempo la crema, gluten free ovviamente e, aggiungo, eggs free. 

ceramiche Terre Solari
Sciogliere in 200 gr di latte 50 gr di zucchero e 60 di fecola. Mettere il tutto in un pentolino, facendo passare per un colino per eliminare eventuali grumi. Aggiungere altri 250 gr latte e la scorza di limone: finire di cuocere fino a che non si addensa. Lasciare raffreddare. 
Nel frattempo montare la panna, 250 gr di panna + 20 gr di zucchero a velo. 
Quando sarà fredda la crema aggiungere la panna. In realtà ve ne servirà molta meno per farcire il rotolo, ma potrete servire la Red Velvet accompagnata con la crema stessa. 
Se preparate la crema con il Bimby, montate la panna e tenete da parte. Senza lavare il boccale, mettere la scorza di limone, la fecola e lo zucchero e polverizzate: 20'' vel. 8-9. Aggiungere il latte e cuocere 5' a 90°, vel. 4. 
Srotolate la base, poggiate su un foglio di pellicola, coprite con la crema e riarrotolare, chiudendo con la pellicola e lasciate riposare in frigo almeno un giorno. 
Togliere la pellicola, coprire con la crema, affettare, disponete su un piatto, guarnite con ciuffi di crema e delle visciole in zucchero e servite. Sono deliziosi:-)

Anche con questo versione di Red Velvet partecipo all'MTChallange di Febbraio:




domenica 24 febbraio 2013

Red Velvet Cake per l'MTC di Febbraio



Potevo mancare l'appuntamento con l'MTChallange di Febbraio con questa fantastica torta di Stefania? Nooooooooo! 
Da quando ho cominciato a partecipare a questa "challange" - vedi qui, qui e qui - mi sono sempre divertita molto. Non solo è una sfida perchè le preparazioni non sono semplici, ma è meraviglioso vedere quanti modi di reinventarsi un piatto ci possono essere. E tutto dipende dalla nostra fantasia. Consiglio a tutti, sia ai food blogger che non conoscono questa sfida, sia a semplici lettori in cerca di idee o ricette da preparare, di dare un'occhiata e scoprire un mondo intorno alla medesima preparazione. 

Certo, stavolta con la vittoria di Stefania, la sfida è stata doppia: preparare una torta si, ma senza glutine. Doppia sfida si, soprattutto perchè ci ha dato la possibilità di scoprire che non è così difficile preparare un dolce da portare a casa di un'amica celiaca, o anche se siamo noi ad invitarla e ti trovi di fronte al dilemma.... oddio adesso cosa preparo?????? 


Ed ecco invece un'idea favolosa! Siore e siori, questa torta, oltre ad essere bella da presentare è adatta anche ai celiaci. Semplicemente meravigliosa!

La terza sfida lanciata da Stefania è stata quella di preparare la torta indossando i tacchi.... mi scuserai Stefania, ma il mio 35 scarso, quasi 34, non mi permette non solo di indossare, ma di trovare scarpe col tacco del mio numero. Inoltre ho il piede fino e questo fa si che anche trovandoli - quando succede per puro caso - devono avere anche laccetti alla caviglia, non avere la pianta larga etc etc... altrimenti il piede mi scivola via... Insomma, hai capito, c'ho rinunciato!:-) 



La base con tutte le indicazioni del caso sono indicate da Stefania, che vi riporto qui per comodità: 


Ingredienti:
160 gr di farina di riso sottilissima tipo amido (Le Farine Magiche Lo Conte, Pedon, Rebecchi)
60 gr di fecola (Cleca, Pedon, La Dolciaria, Sma & Auchan)
30 gr di farina di tapioca (che potete sostituire con Maizena)
1/2 cucchiaino da tè di sale
8 gr cacao amaro (Venchi, Easyglut, Pedon, Olandese
110 gr burro non salato a temperatura ambiente
300 gr di zucchero
3 uova medie (io uso quelle bio codice 0, ma non è rilevante ai fini della celiachia)
1 cucchiaino da caffè di estratto vaniglia bourbon (o i semi di una bacca, ma non usate la vanillina)
240 ml di buttermilk (ma se non lo trovate, fate inacidire per 20 minuti la stessa quantità di latte con un cucchiaio di limone)
1 cucchiaio di colorante rosso (Rebecchi e Loconte)
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino da tè di bicarbonato di sodio
Pre-riscaldate il forno a 175°C.
In un recipiente mescolate le farine, il sale, il cacao. In un altro recipiente, sbattete il burro per 2-3 minuti, finché sarà soffice e poi aggiungete lo zucchero e sbattete per altri 3 minuti.
Aggiungete le uova, una alla volta, sbattendo 30 secondi dopo ogni aggiunta.
Mescolate il colorante al buttermilk e quindi versate poco per volta al composto di burro, alternando le polveri al buttermilk. Possibilmente iniziate e finite con la farina. Aggiungete anche la vaniglia e mescolate.
In una tazzina (capiente) mescolate il bicarbonato all’aceto bianco, facendo attenzione a versarlo subito nell'impasto (altrimenti ve lo troverete per tutta la cucina) e incorporatelo bene con una spatola.
Imburrate due teglie da 18/20 cm e spolverizzate con farina di riso. Fate cuocere per 40/45 minuti, o finché non vedete che è cotto (con il trucchetto dello stuzzicadenti!)
Lasciate raffreddare la torta dentro la teglia (potete usarne anche una in silicone, ma è meglio usare la  carta forno per evitare contaminazioni) per 10 minuti. Poi toglietela dalla teglia e lasciatela raffreddare, quindi fasciatela nella pellicola trasparente. Fatela riposare in frigo per diverse ore (io l'ho lasciata tutta la notte). In questa maniera sarà più facile da tagliare senza che si sbricioli e sarà più semplice mettere la farcitura. Non spaventatevi se vi sembra troppo dura, perché a temperatura ambiente tornerà morbidissima.
Questa è la ricetta base, a questa si possono aggiungere infiniti sapori. Si può conservare in frigo in un contenitore ermetico e riutilizzare quando se ne ha bisogno.

per la farcia:

250 gr di mascarpone
330 gr panna
40 gr di zucchero a velo fatto in casa
pistacchi non salati interi 
40 gr di cioccolata fondente
per guarnire:
visciole in zucchero 


Ho proceduto come indicazioni di Stefania per la preparazione della base. Ho cotto un po' più della metà in una teglia 20, posizionando la teglia sul piano medio-basso del forno, a 175°. 

Con il resto ho preparato una base sottile di cui vi darò notizia più avanti:-)


Per la preparazione della torta. Preparate lo zucchero a velo. Io lo preparo nel Bimby, 10'' vel. 8-9. Montare la panna con lo zucchero (io sempre nel Bimby posiziono la farfalla e verso a filo la panna facendo andare a vel. 3-4 finché non monta). Lavorare con una forchetta il mascarpone e aggiungerlo delicatamente alla panna, fino a che non saranno ben amalgamati.

Tagliare la torta in tre dischi, rifinite se necessario l'esterno. 
Mettere il composto in una sac a poche. Coprire il primo strato e coprire con pistacchi tritati. Posizionare il secondo disco, coprire con un altro strato di crema e spolverare con cioccolata tritata a mano. Posizionare l'ultimo disco, coprire con la restante crema e decorate a piacere con pistacchi, cioccolata e qualche visciola. 


E con questa Red Velvet Cake partecipo all'MTChallange di Febbraio: 



giovedì 21 febbraio 2013

Arancini vegetariani con pesto di finocchietto e zucca al forno


Sicula io? ... ehmmm, si, sono sicula:-) 
Gli arancini io? ... ci sono cresciuta!:-)  
E lo sappiamo, gli arancini sono come la pizza, come la pasta ripiena. Ci sono i condimenti che diventano un classico, perchè mai è stato fatto abbinamento migliore, ma la tentazione di provare condimenti nuovi è sempre in agguato per chi come noi ama sperimentare in cucina! 
Avete mai visto una pizzeria senza pizza margherita? O quattro stagioni o capricciosa? Poi magari vai in una pizzeria dove la fantasia del pizzaiolo ti offre alternative validissime, ma che trovi solo lì. Un es. che mi viene in mente è la pizzeria dove abbiamo mangiato la pizza l'estate scorsa, a Filicudi. Le pizze avevano il nome delle isole, ed erano condite in maniera più o meno semplice, con capperi, pesce di vario tipo, piuttosto che pomodoro fresco... ne abbiamo prese 4 diverse per assaggiarle tutte, ed erano tutte buone! 
Ma quel mix non lo troverò mai al centro di Roma, o a Bolzano. Ne troverò altre, tutte validissime, soprattutto se sono buoni gli ingredienti di base. 
E così la pasta ripiena, dove si va anche oltre, bisogna abbinare anche il condimento. 


Così gli arancini... 
Conditi in vario modo, ma il classico è sempre il classico e la ricetta la trovate qui. Ma l'ultima volta che li ho preparati ho voluto provare una versione che legasse tradizioni del sud con quelle del nord Italia, del tutto vegetariano. 
E sono venuti fuori questi deliziosi arancini delicatamente colorati, ma gustosissimi. 
Il ripieno? Pesto di finocchietto selvatico e zucca 
Il pesto per la verità l'avevo preparato l'estate scorsa quando ho potuto acquistare il finocchietto e preparare il pesto, che ho congelato - lo sapete, questo è un blog in cui sono ammesse solo stoviglie di "coccio" e frutta, verdura e pesce rigorosamente di stagione. 



Ma eccovi la ricetta:

Ingredienti per 18 arancini:

la ricetta base per il riso la trovate qui;

600 gr di zucca gialla dolce
200 gr di finocchietto selvatico
30 gr di pinoli
50 gr di parmigiano
10 gr di pecorino (io Maiorchino di Az. Agr. Isgrò)
qualche foglia di basilico
1 spicchio d'aglio
50 gr di olio evo

Togliete la scorza alla zucca, tagliatela a fette grandi e spesse, ponetela in una teglia antiaderente, copritela con carta alluminio e mettetela in forno già caldo a 200° per mezzora o finchè non diventa morbida. 
Mettete dell'acqua a bollire dove cuocerete il finocchietto.
Pulite il finocchietto togliendo i filamenti dai gambi. Lavatelo e quando l'acqua bolle mettete a cuocere per 10-15'. Togliete dall'acqua utilizzando una schiumarola. 
In un mixer (io nel Bimby) mettete il parmigiano, il pecorino, l'aglio, i pinoli, il basilico e tritate. Aggiungete il finocchietto e omogeneizzate (nel Bimby 40'' vel. 7-8). Aggiungete l'olio e amalgamate. 

Se dovete preparare il riso per gli arancini utilizzate l'acqua di cottura del finocchietto; in alternativa conservatela in frigo o in freezer e utilizzatela per cuocere preparazioni da condire con il pesto di finocchietto. 

Procedete come nella ricetta degli arancini di base, utilizzando come condimento un cucchiaino abbondante di pesto e un po' di zucca cotta, che avrete pestato delicatamente con una forchetta, aggiustato di sale e un filo d'olio. 

E siccome, come al solito 18 sono troppi per due adulti e due bambini, è sempre comodo prepararli e congelarli... e come stasera, tirare fuori quelli che servono almeno 2 ore prima, friggere e mangiarli! 

Alla prossima! 
Maria Luisa:-) 







mercoledì 20 febbraio 2013

Mini donuts


"La vita è ciò che ti succede mentre sei impegnato a fare altri progetti" 
J. Lennon

E bella questa frase, quanto vera!:-) 
E mi si è svelata in tutta la sua essenza proprio ieri pomeriggio. 

Perchè, dovete sapere che dopo che la settimana scorsa io e Riccardo siamo stati risucchiati nel vortice di questa terribile influenza, da domenica Alessandro ha la febbre, e mio marito da lunedì pomeriggio. 
I bambini, lo sapete, risorgono alla vita dopo un 'influenza, come una piantina che ha patito il caldo in una giornata d'estate e gli metti finalmente un po' d'acqua.... 
noi adulti.... ci trasciniamo un po' di più, come se fossimo rimasti senz'acqua per una settimana!:-( Terribile questa influenza, un concentrato di malessere che penso di non aver mai provato così, tutti insieme: mal di testa, male alle ossa, ai muscoli, un freddo da morire, febbre che non va mai al di sotto dei 37.5. E poi tosse, raffreddore... non solo ti manca l'appetito, ma tutto quello che metti in bocca non ha sapore! Papille gustative ite, fuiute! 
Ancora dopo una settimana sto così.... 

Ma se a me fa pure bene non avere molta voglia di mangiare - quale migliore occasione per perdere qualche etto? - per il piccolo di casa potrebbe anche non servire! Quattro ossetti messi in piedi, non mi sembra il caso di stare digiuni per una settimana! 


Così ieri, complice il fatto che comincio a sentirmi meglio - e comunque devo per forza! - gli ho preparato questi mini donuts che adora. 
Avevo comprato la piastra qualche mese fa, li avevamo fatti subito, ma poi non c'era stata più occasione di rifarli. 

foto dal web
E oggi mi sembrava il momento giusto per replicare! 
Avevo appena finito di cuocerli e decorarli con la cioccolata, li avevo lasciati sul tavolo e mi ero seduta sul divano per controllare le mail - in questi giorni mi va poco anche di stare al computer:-(

Alessandro è arrivato come un topolino e ha cominciato a fare merenda, ne ha mangiato 1, 2, 3, non so' esattamente quante... so' solo che ad un certo punto me lo sono sentita attaccato come una ventosa, in un caldo, morbido, affettuoso abbraccio, mi ha stampato un bacio sulla guancia, totalmente soddisfatto e con la bocca sporca di cioccolata! Quale miglior ringraziamento per aver preparato queste deliziose ciambelline???? 


Ingredienti per circa 80 mini donuts

250 gr di farina
125 di zucchero
250 gr di latte
vaniglia
3 uova
50ml di olio 
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale

per decorare:
40 gr di cioccolata fondente (io Coop)
20 gr di cioccolata al latte (sempre Coop)
caramelline e zuccherini a piacere 

Mettete insieme gli ingredienti secchi - farina, zucchero, vaniglia, lievito e sale. In una ciotola a parte amalgamare gli ingredienti liquidi: uova, olio e latte (nel Bimby 3' vel. 3). 
Aggiungere al composto con le uova il mix con la farina, aggiungendo a cucchiaiate fino ad amalgamare completamente. 
Versare nella piastra elettrica già calda e attendere qualche minuto finché non sono cotte. 

Quando avete cotto tutte le ciambelline, sciogliete la cioccolata a bagno maria, intingete le ciambelline, spolverizzate se volete con zuccherini e caramelline e lasciate asciugare - in frigo se volete accelerare i tempi. Sono buone anche senza cioccolata:-) 
Conservare in un contenitore chiuso! 


Belle son belle, buone son buone, conquistano bimbi come il mio così poco goloso e un'abbraccio vi ripagherà della pazienza di aver cotto 7 mini ciambelline per volta! 

E poi in questi giorni di semi-assenza dal mio blog, ecco che ricevo anche tutti questi premi.... sono felicissima e prestissimo girerò i premi ad altri food blogger! Intanto grazie ad Ombretta di "In cucina con Ombretta" per avermi selezionata tra le blogger a cui donare questi graditissimi premi. 



Alla prossima! 
Maria Luisa:-) 


venerdì 15 febbraio 2013

Lasagne di castagne con ragù bianco e zucca


La prima volta che andai in Irlanda per 3 settimane era il 1993. Ricordo che mi stupii, come in seguito mi capitò in Inghilterra, di vedere così tanti piatti pronti nel reparto fresco dei supermercati. Allora in Italia non c'erano neanche i "4 zompi in padella". 
I piatti proposti erano piatti indiani e molti piatti italiani. Tra cui i famosi "spaghetti alla bolognese"! Non so', ho vissuto 10 anni a Bologna e non mi sono mai resa conto che il piatto tipico fossero gli spaghetti??? 
Alcuni anni più tardi, in Inghilterra, si decise una sera di mangiare spaghetti al pesto... non potete immaginare il sapore dell'olio (se di olio si trattava!).... Mentre una sera, in un pub scrauso in mezzo alla campagna, mangiai la più buona carne che avessi mai assaggiato. Chissà se furono queste esperienze che mi fecero venire voglia di dedicare la mia tesi di Laurea proprio all'alimentazione in Inghilterra nell'età Moderna - cioè tra la scoperta dell'America e la rivoluzione industriale. Le testimonianze, i libri, quello che si deduce anche dai romanzi, è che gli inglesi non mangiavano per niente male. Parliamo chiaramente di chi mangiava - cioè una percentuale bassissima della popolazione, mentre gli altri sopravvivevano. Ma anche loro hanno avuto la passione della ricerca del buono, nonché la ricerca del proprio stile nell'apparecchiare la tavola, in continua evoluzione. Certo, la posizione geografica è quella che è, e naturalmente molti piatti erano a base di carne e verdure che meglio si adattano ad ambienti freddi e piovosi. Si viveva meglio, naturalmente, in campagna. Man mano che le condizioni miglioravano, le donne si dedicavano durante l'estate alle conserve di frutta e a preparare piatti poveri ma dignitosi, a preparare il pane. Tutto sparì piuttosto velocemente con la rivoluzione industriale. Il trasferimento di gran parte della popolazione dalle campagne alle città al fine di migliorare la propria  condizione economica e, soprattutto, dal momento in cui anche le donne trovarono posto nella catena industriale, ci fu sempre maggiore richiesta di prodotti già pronti. Ma il pane per es., richiesto sempre più spesso del tipo "bianco", era spesso addizionato con la calce dai fornai; le marmellate contenevano frutta in pochissima percentuale. Ma la rivoluzione industriale era avviata e volenti o nolenti, chi era coinvolto in questi meccanismi cominciò a dipendere sempre più da prodotti industriali. 
E questo probabilmente il destino che ha toccato tanti paesi. Compreso il nostro!?
Voglio però aggiungere che nell'estate del 2011 abbiamo fatto un viaggio itinerante in Scozia, da Glasgow a Ullapool (costa occidentale) e poi la costa orientale fino a Edimburgo. Non so' in Inghilterra, ma in Scozia abbiamo mangiato benissimo dovunque e a prezzi abbordabili. E come sempre, si mangia peggio nelle città - ma non si può andare in Scozia e non andare a Edimburgo!-) 

Ma ritorniamo a noi: perchè vi ho detto tutto questo per introdurre una semplice lasagna? Perchè non è il primo e non sarà neanche l'ultimo, ma lo scandalo che sta colpendo alcune industrie alimentari relativamente al fatto di aver utilizzato (a loro insaputa!) carne di cavallo al posto di carne di manzo per preparare le lasagne da vendere nel reparto freschi, in particolare in Irlanda e Inghilterra, è emblematico di come possiamo essere truffati quotidianamente. 
Ma oltre al fatto che il consumatore non sa cosa sta mangiando, si tratta di utilizzare carne che non può essere utilizzata a scopi alimentari visto che gli equini in questione erano stati trattati per scopi sportivi e di conseguenza quella carne è cancerogena per l'uomo. Mi è piaciuto molto questo articolo di Papille Vagabonde



E allora oggi vi propongo una ricetta di lasagne da preparare se volete durante il week end. 
Anche se non l'avete mai fatte, provatele. Imparerete un po' per volta ad affinarvi e alla fine sarà una soddisfazione dire che quelle comprate non sono lasagne. 

Ingredienti per 6/8 persone

1/2 dose di lasagne con farine di castagne (come qui)
in alternativa potete utilizzare anche lasagne normalissime, fresche o secche

400 gr di carne macinata mista

1 carota
1 scalogno
un pezzetto di sedano
100 gr di vino bianco
una manciata di funghi (secchi o surgelati, ma vanno bene anche gli champignon) 
40 gr. di olio evo (io Grossa di Cassano di Soc. Agr. Doria)  


500 gr di zucca gialla dolce
200 gr di latte
sale e pepe q.b. 

per la besciamella
1 lt di latte
100 gr di farina 00
50 gr di burro
noce moscata
sale q.b

parmigiano reggiano
1 mozzarella

Esecuzione:
Tagliate a tocchetti piuttosto piccoli la zucca, aggiungete 200 gr di latte e ponetela a cuocere in forno coperta con carta stagnola a 180-200° finché non sarà morbida: occorreranno circa 30'. 

Nel frattempo preparate la pasta per le lasagne (vedi qui). 
Se utilizzate i funghi secchi poneteli in un contenitore con acqua calda a rinvenire. 
Preparare il ragù in una pentola o nel Bimby. 
Se procedete nella pentola, tritate gli odori (carota, scalogno e sedano) piuttosto sottili e mettete ad appassire insieme allo spicchio d'aglio. Aggiungere quindi i funghi - se messi a bagno strizzateli e tritateli grossolanamente - e fate insaporire per qualche minuto. Aggiungere quindi il macinato e insaporire per 4-5'. Sfumate col vino, aggiungete 1 cucchiaino di dado vegetale e lasciate cuocere con il coperchio per circa 30-40'. 
Se necessario aggiungete qualche mestolo di brodo caldo (acqua e dado).

Se procedete col Bimby, stessi passaggi, ma potete tritare dentro gli odori e cuocere in senso antiorario. 

Quando tutto sarà pronto, grattugiate il parmigiano e disponete su un piano da lavoro gli ingredienti delle vostre lasagne. 

Preparate la besciamella. Io la preparo col Bimby. Mettere dentro tutti gli ingredienti e cuocere 12', 90° vel. 4. 

In una teglia versate qualche cucchiaio di besciamella e spargetela per tutta la base. Disponete sopra le lasagne senza sovrapporle troppo l'una all'altra. Versate sopra il ragù, una spolverata di parmigiano, qualche pezzetto di mozzarella e qualche cucchiaio di besciamella qua e là. Coprite con un altro strato di lasagne e disponete sopra la zucca, aggiustate di sale, coprite con la besciamella. Fate un altro strato di lasagne, coprite con la besciamella, spolverate col parmigiano e il resto della mozzarella. 

Se ritenete che il condimento sia troppo asciutto potete distribuire sopra un bicchiere di brodo caldo (acqua calda e dado). 
Infornate per circa 30' a 200°, o fino a che non si forma una leggera crosticina dorata sopra. 

Qualche ora del vostro tempo speso bene per degustare delle lasagne strabuone! 

Alla prossima! 
Maria Luisa:-) 






giovedì 14 febbraio 2013

Torte per il 6° compleanno di Alessandro. E la ricetta della crema senza uova


E come vi ho già detto nel post precedente, il piccolo di casa ha compiuto 6 anni. Non ci si crede come passa in fretta il tempo! 


Va già a scuola - eh si, è un anticipatario - e gli piace tantissimo! Si incaponisce a leggere leggere leggere tutto. Ed è felice quando sa che il giorno dopo faranno qualcosa di nuovo - una lettera, una lettura...

Tutto bene, a parte la cocciutaggine, la voglia di fare sempre il bastian contrario! Preparare le torte per lui è sempre un terno al lotto. Fino a 3 settimane fa dovevamo fare i pokemon (aiutooo!). Poi quando ha visto la torta del mio compleanno, gli è piaciuta talmente tanto che non voleva che la tagliassimo, voleva che la tenessi per il suo... cioè dai Pokemon alla cioccolatiera e tazza con biscotti ce ne passa. Ma lui è così, bisogna prenderlo per quello che è:-)  
Poi gli è piaciuto anche il tiramisù, quindi voleva che la sua torta fosse quella......... oddio, 'sto bambino mi manderà al manicomio!!:-)



Vabbè, facciamo il tiramisù, ma uno non basta... quindi facciamo anche un'altra torta. Nella confusione che mi propina alla fine si deve accontentare della decorazione che penso all'ultimo momento!!! Perchè oltre alla torta avevamo a colazione e a pranzo 15 bambini... 




Però, meno male, gli è piaciuta... chissà, forse i bambini in fondo in fondo preferiscono le decorazioni semplici piuttosto che pokemon mostriciattoli, dettati solo dalla pubblicità in TV. 

Il ricetta del tiramisù all'arancia lo trovate qui
La base della torta la trovate qui (ma questa è la dose con 5 uova). 
La ricetta dei biscotti la trovate qui. Per colorare la frolla utilizzate coloranti in polvere, gli stessi che si utilizzano per la pasta di zucchero.

Ma la novità è che ho farcito la torta con la crema senza uova. Ottima per chi è intollerante alle uova, ma deliziosa anche per chi non ha questi problemi.  
Mi era tornata in mente qualche mese fa, quando un giorno mi sono ritrovata senza uova e con la necessità di fare la crema per i bignè. 
Mi è tornata in mente la crema che facevo da piccola - la facevo già quando avevo 10-11 anni. Era la ricetta di mamma e noi la preparavamo per fare merenda!:-)  
Dosata a cucchiai, ho deciso di verificarne il peso per essere più precisa nell'indicarvi le dosi. 
Provatela. E' molto delicata. Per i bignè l'ho utilizzata semplice, mentre per la torta ho utilizzato questa dose + 250 gr di panna montata, miscelata quando la crema è ormai fredda e molto delicatamente in modo da non smontare la panna. 



piatto "Terre Solari"


Crema senza uova:

60 gr di zucchero
60 gr di farina 00 
500 gr di latte
scorzetta di limone

Se volete prepararla al cioccolato, sostituite 1 cucchiaio di farina con 1-2 cucchiai di cacao amaro. 

Se procedete con un pentolino, sciogliete in una ciotola prima lo zucchero con il latte. Aggiungete un cucchiaio per volta di farina e amalgamate finchè non rimangono grumi. Aiutatevi con un passino per versare il tutto nel pentolino evitando così di avere grumi che diventano poi incontrollabili. Mettere sul fuoco a fiamma moderata, aggiungete la scorza del limone e cuocete finchè non si addensa, girando continuamente con un cucchiaio di legno, aggiungendo il latte poco per volta. 

Se procedete col Bimby, nel boccale pulito inserite la scorza di limone, lo zucchero e 30 gr di farina. Polverizzate: 20'' vel. 9. 
Aggiungete il resto della farina e il latte. Cuocere 7', 90°, vel. 4. 
In questo caso vi consiglio di lasciare la crema a raffreddare dentro al Bimby e di tanto in tanto farlo andare a vel. 4. Questo vi permetterà, una volta fredda, di eliminare i grumi che si possono creare raffreddandosi. 

La ricetta dei bignè l'avevo già postata qui.

Alla prossima!
Maria Luisa:-) 


mercoledì 13 febbraio 2013

Tortellini in brodo


Magari non vi sareste mai aspettati che una sicula - quale sono - avrebbe pubblicato la ricetta dei tortellini:-) Invece i miei dieci anni trascorsi a Bologna mi hanno fatto innamorare della cucina Emiliana e Romagnola e continuo a riproporla tutte le volte che ne ho l'occasione. 
Durante i miei anni all'Università, durante i quali ho sempre lavorato per mantenermi fuori casa, ho lavorato per 3 anni in un ufficio in via Caprarie - per chi non fosse pratico è una via centrale proprio sotto le Due Torri - proprio sopra Atti, uno dei più famosi forni di Bologna - insieme a Tamburini - e non potete immaginare il profumo che veniva su verso le 11.00 del mattino. Tutto ottimo tranne i prezzi, per noi universitari proibitivi! Il pane di semola tipo Altamura costava a 8.000 lire al kg.... per darvi un idea. E anche Tamburini mostrava in bella mostra tortellini fatti a mano a 45.000 lire al kg... 


E allora bisognava ingegnarsi, provare a recuperare la ricetta e cercare di farli a casa. E la ricetta saltò fuori quando il gruppo di donne - una decina - che lavoravamo nel medesimo ufficio, decidemmo che ogni venerdì, alle 18.00, ci saremmo ritrovate in ufficio e a turno portavamo qualcosa da "degustare", quello che ci riusciva meglio, quello che avremmo voluto condividere con le altre. E potete immaginare di cosa si poteva parlare durante questi incontri... di ricette! 
E fu proprio in una di quelle occasioni che mi fu fornita la ricetta dei tortellini. 
Provai a farli e a rifarli, ma è chiaro che bisognava avere tempo a disposizione e tecnica... 
Adesso li preparo per le occasioni speciali. 
Complice mia suocera - marchigiana - che prepara i cappelletti di cui i miei figli vanno ghiotti - avevo promesso ad Alessandro di prepararli per il suo compleanno!

 

La coincidenza ha voluto anche che un'amica che tengono qualche gallina per le uova, mi telefona qualche giorno prima per chiedere se volevo un galletto. 
Così ho preparato il brodo e quindi i tortellini, di cui vi lascio qui la ricetta. 

Ingredienti per circa 700 tortellini.

Per il brodo trovate la qui (insieme alla ricetta dei bastoncini di pollo da preparare col bollito).

per la pasta all'uovo:
400 gr di farina 0
4 uova
1 cucchiaio abbondante di olio evo

per il ripieno:
250 gr di carne senza nervetti tra maiale e manzo
70 gr di mortadella di buona qualità, senza pistacchi (va bene anche un fondino)
70 gr di prosciutto crudo
80 gr di parmigiano reggiano
noce moscata

Preparate la pasta come fate normalmente. 
Io la preparo col Bimby. Mettere tutto nel boccale: 2' vel. spiga e mettere a riposare 15'. 

Preparate quindi il ripieno.
Sempre col Bimby, grattugiate prima il parmigiano e tenete da parte. Tritare la carne insieme al prosciutto e alla mortadella: 30'' vel. 5-6. Aggiungere il parmigiano e la noce moscata: amalgamare a vel. 3-4, antiorario, per 10''. 
Il ripieno lo potete preparare anche un po' prima e farlo insaporire per qualche ora. 

Aggiungo che qualcuno fa cuocere la carne per alcuni minuti, quindi se preferite potete utilizzare anche questa alternativa, tagliando a tocchetti la carne e cuocerla direttamente nel boccale del Bimby per 5-7', a Varoma, antiorario. Lasciare raffreddare e procedere a tritare insieme ai salumi. 

Prima di iniziare a stendere la pasta vi consiglio di preparare le palline di ripieno che andranno dentro al tortellino, in modo da non perdere molto tempo quando andrete a chiudere e la pasta non si secca. 
Quindi stendete la pasta un po' per volta - col matterello o con la macchinetta. Se utilizzate la macchinetta l'impasto finale dovrà essere steso al penultimo foro. 
Tagliate la pasta formando dei quadrati massimo di 2x2cm. 
Coprite sempre la parte non utilizzata con un tovagliolo pulito e inumidito. Se fate delle strisce lunghe da tagliare tenete un panno anche sulla parte che andrete a prendere per ultimo, in modo che l'impasto mantenga sempre l'umidità e non si rompa quando andate a formare il tortellino.


Nella foto ho cercato di farvi il passo passo. Spero vi sia di aiuto. Una volta pronti potete cuocerli immediatamente oppure congelarli. Considerate 70-80 tortellini a persona. 
Quando avete preso la mano andrete velocissimi...... 
E che soddisfazione mangiare un piatto di questi tortellini in queste giornate fredde! Sono proprio l'ideale!:-) 
Naturalmente Alessandro è stato felicissimo, lui che non ama molto mangiare, ma sui tortellini in brodo si fionda sempre volentieri. 


La festa è continuata con i compagnetti e gli amici durante il week end! 

Alla prossima! 
Maria Luisa:-) 









lunedì 11 febbraio 2013

Tortelloni e caramelle dolci ripieni per carnevale


Può trascorrere il carnevale senza friggere paste dolci?
Eh no, non sarebbe carnevale:-)
Così ho approfittato per prepararle in occasione della festa di compleanno di Alessandro, per la gioia di tutti, ma soprattutto perchè così non li abbiamo spazzolate tutte noi!:-) 


La mia ricetta è quella delle frappe bolognesi, che vi avevo dato lo scorso anno e la trovate qui. Questa la foto ricordo!:-) 

Carnevale 2012
Quest'anno mi sono votata alla nutella che amo normalmente solo sul pane e mai nei dolci. Ma non avevo tempo di preparare la crema. Chiaramente apprezzati e spazzolati:-) 
Potete anche provare con la ricotta, naturalmente messa a scolare per qualche giorno.
Per preparare le caramelle formate dei quadrati sulla sfoglia, mettete al centro un cucchiaino di nutella, richiudete e delicatamente rigirate le estremità, pigiando per fissare ai lati del ripieno. 


Co' 'sta pioggia, neve, freddo e co' 'sto vento tanto dove volete andare... 
tanto vale stare in casa e preparare queste delizie:-) 

Alla prossima!
Maria Luisa:-)

sabato 9 febbraio 2013

Brioche come quelle del bar, ovvero "tuppi" al cioccolato



Quando alcuni mesi fa sono finita sul blog di "Le Petrin" e ho visto queste brioche ho salvato subito il link in una mail e ho scritto: 
"Ricetta da provare!". 
Poi è arrivata l'estate, il forno non era contemplabile, 
e poi e poi quasi me ne ero scordata.......
Il freddo di questi giorni mi restituisce invece voglia di cose sfiziose, cioccolatose. E così, in mezzo a tutte le preparazioni fatte in occasione della festa di compleanno di Alessandro - che sarà tra poco - mi sono ricordata proprio di queste e ho deciso che era proprio l'occasione giusta per provarle! 
Ora, l'occasione giusta non so' - sono due giorni che vivo in cucina - ma qualche ora in più o in meno che cambia? 

E così finalmente "ho provato" 
e sono veramente entusiasta del risultato! 
Giudicate da voi!:-) 


La ricetta la trovate qui, ma per comodità vi trascrivo ingredienti e procedimento col Bimby - così come l'ho fatta:-)

Ingredienti:
per la pasta brioche
225 gr di manitoba (io Lo Conte)
225 gr di farina 00 (io Bio Vivi Verde Coop)
da 80 a 100 gr di zucchero
1 uovo
200 di latte
1/2 bustina di lievito secco
75 gr di burro 
mezzo cucchiaino di sale

per la pasta al cioccolato
45 gr di albume
30 gr di farina 00
60 di zucchero
120 di latte
28-30 gr di cacao amaro
15 gr di burro

Ho proceduto così:
mettere nel boccale del Bimby il latte e portarlo a 50°. 
Occorreranno circa 2'. 
Aggiungere l'uovo, lo zucchero, il lievito, le farine e il sale: impastare 2' vel. spiga. Pesare il burro. Continuare ad impastare: 5' vel. spiga. 
Dal foro aggiungere a pezzetti il burro, 
e aggiungerne dell'altro man mano che l'avrà assorbito. 
Se l'impasto fa fatica ad essere lavorato, aggiungete pochissima farina, circa mezzo cucchiaio. 
Mettete quindi l'impasto in una ciotola e ponetelo a lievitare per circa 2h, quando dovrebbe aver più che raddoppiato il suo volume. 
Nel frattempo preparate la farcia al cioccolato. 
Ponete il latte nel boccale del Bimby: 2', 90° vel. soft. 
Aggiungere il cacao amalgamare: pochi secondi, vel. 2-3. 
Mettete una ciotola sul boccale chiuso del Bimby, tarate la bilancia e pesate l'albume a cui aggiungerete farina e zucchero. 
Lavorare qualche minuto con un cucchiaio di legno, quindi aggiungere al latte e cacao e cuocere: 5', 90°, vel. 4.
A fine cottura aggiungete il burro, ponete in una ciotola e lasciate raffreddare. Questo si può preparare prima e tenere in frigo. 

Passate le due ore stendete in un rettangolo l'impasto, spalmate al centro la crema di cioccolata, chiudete ripiegando le parti esterne verso il centro. Stendete con il mattarello. 
Quindi ripiegate verso il centro le due parti laterali senza farle accavallare e quindi ripiegate a libro. 
Stendete ancora in un rettangolo piuttosto sottile, arrotolate e, con un coltello affilato tagliate delle rotelle spesse almeno due cm. 
Ponetele distanziate l'una dall'altra su una teglia e 
lasciate rilievitare ancora 45' nel forno spento. 
Infornate a 180° per 15-20'. 

Deliziose... 

Alla prossima!
Maria Luisa:-) 






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